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(4-3-1-2):
Iezzo, Grava, P. Cannavaro, Giubilato, Savini (18' s.t. Garics),
Montervino, Bogliacino (36' s.t. Amodio), Dalla Bona, Capparella
(28' s.t. Trotta), Bucchi, Calaiò. (Gianello, Maldonado,
Gatti, Amodio, Sosa). All. Reja.
TRIESTINA (4-4-2):
(4-4-2): Rossi, Kyriazis, Mignani, Lima, Pesaresi, Marchini, Rossetti (18' s.t. Kalambay), Allegretti, Testini, Eliakwu (7' s.t. Piovaccari), Graffiedi (37' s.t. Rupolo). (Dei, Briano, Ruolo, Azizou, Abruzzese). All. Agostinelli.
Cronanca:
Sembrava un pomeriggio
ideale per il Napoli al San Paolo: ritorno alla vittoria, celebrazione
del bomber Bucchi come miglior marcatore del campionato
con Trezeguet e il piacere di respirare laria buona della
classifica grazie ai tre punti conquistati davanti al presidente
De Laurentiis. Sembrava, perché a 5 minuti dalla
fine la Triestina ha piazzato il gol-beffa con il greco Kyriazis
che costringe gli azzurri di Reja (alla 700ª panchina,
ma cè poco da festeggiare) a ingoiare un amaro punto
casalingo e subire i sonori fischi del sempre appassionato pubblico
partenopeo (oltre 30.000 spettatori per una gara non di cartello).
Un pareggio però giusto, perché i napoletani non
hanno chiuso la partita, quando e come dovevano e perché
la Triestina non ha mai smesso di giocare, dominando la ripresa
e meritando l1-1. In quel punto strappato al Napoli cè
tutta la rivincita del tecnico Agostinelli, esonerato tre anni
fa, e il premio alla caparbietà della Triestina. Se solo
la squadra avesse un attacco vero, si toglierebbe tuttaltre
soddisfazioni.
LA GARA - Edy Reja non può schierare De Zerbi
(problema agli adduttori accusati pochi attimi prima dellinizio)
e manda uno spento Capparella a rifornire il tandem Calaiò-Bucchi.
Le due punte azzurre, rispetto alle ultime partite, fanno molto
più coppia e soprattutto sono più ispirati. La Triestina
costruisce una buona rete difensiva, ma non rinuncia a giocarsela.
Eliakwu è il terminale offensivo, solo che la poca precisione
e la tanta voglia di farsi vedere lo bruciano: spreca buone occasioni
con tiri nulli e dalla svagata difesa azzurra i ringraziamenti
sono di dovere. Il Napoli si sforza, ma non sfonda e un nuovo
grande grazie lo deve destinare al portiere avversario
Rossi. Generoso di nome e di fatto, perché al 19
non trattiene una debole girata di Bucchi, lasciando la
possibilità a Calaiò di riprendere il pallone
sotto porta e servire di nuovo Bucchi. Questa volta lattaccante
a porta vuota non sbaglia e firmando il suo terzo gol in campionato
regala il vantaggio al Napoli. Gli azzurri però non mettono
ko la Triestina che continua a produrre gioco e al 31 può
mangiarsi le mani per lo sballato colpo di testa del solitario
Mignani.
Il Napoli resta con la testa allintervallo, perché
i primi 10' sono tutti di marca triestina. Soprattutto con Piovaccari,
entrato al posto dello sciupone Eliakwu, che impegna subito e
per due volte un attento Iezzo. Dalla fascia destra napoletana
arrivano le sofferenze maggiori e Agostinelli butta nella mischia
un attaccante in più: Kalambay. Con il passare dei minuti
il Napoli riprende possesso della manovra, ma continua a soffrire
le iniziative degli avversari. Reja si blinda con il nuovo
Garics e con Trotta per un 4-4-2 guardingo: il gioco
si imbruttisce ancora di più, le occasioni vengono distillate
con il contagocce e nonostante tutto la Triestina è sempre
pericolosa e vicina al pareggio. Quando tutto sembra essersi ormai
deciso, gli ospiti trovano finalmente la meritata rete. All85
il difensore Kyriazis si lancia in attacco, riceve un colpo di
testa di Piovaccari (con forte sospetto di fuorigioco) e beffa
Iezzo. Il Napoli tenta lassalto totale e al 94' sfiora il
clamoroso gol: Cannavaro è perfetto nel colpo di
testa, ma Rossi si riscatta con un volo perfetto. Giusto così,
la legge del pallone non sbaglia mai.
diGianluca Oddenino
Grava (1) Dalla Bona (1) Calaiò (1) |
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